Le Oltre a…mare- 2019

Condividiamo le parole delle ragazze Oltre A…mare perché non sapremmo meglio descrivere il loro percorso in questa esperienza:

“Non credo che potrai arrivare al Centro velico con quelle scarpe!”
Questo fu il saluto di benvenuto che mi fece il capo istruttore, Papa Mike.
Eppure l’avevo preannunciato che mi avrebbero riconosciuta dai tacchi a spillo e dall’abito svolazzante!
Dopo pochi minuti mi trovavo sul marciapiede a rovistare tra le varie cose inutili della mia valigia, alla ricerca di un paio di scarpe che mi consentisse di affrontare l’accidentato sentiero.
Ma non si è trattato solo di scendere dai tacchi. Sono scesa anche dal mio piedistallo faticosamente costruito, per atterrare tra 10 paia di braccia pronte a ricevermi.
Mi sono osservata ed ero io, la vera me, con il suo carico di dolore sotterrato, di sogni infranti, di lacrime inghiottite.
Le loro emozioni hanno tirato fuori le mie. E la cocomeraia è diventato il luogo in cui si apprendevano lezioni di vela e di vita. Il vissuto di ciascuna si è intrecciato con quello delle altre ed i nostri sguardi, le nostre mani unite, hanno reso più leggere le zavorre che ci portavamo dietro.
Abbiamo imparato che non dobbiamo avere paura del vento e delle tempeste. Che le nostre vite viaggiano su barche che puoi, con coraggio ed impegno, governare.
Caprera con la sua natura selvaggia ed incontaminata è un luogo incantato, in cui si sono annodate cime ma anche cuori di donne, in una esperienza unica ed irripetibile.
La malattia è stata dura, ma Caprera è stata un dono che è quasi riuscito a pareggiare il nostro credito con la vita.
Grazie We Will Care. Grazie Centro Velico di Caprera.
E soprattutto grazie a chi con professionalità e affetto ci ha guidato lungo il percorso: Alice, Marco detto Iacco, FranK , Paolo noto come Papa Mike.
Non lasciate che questa esperienza resti isolata. Date il vostro contributo perché altre donne possano sentire di non essere più in credito con la vita.”

Cristina, detta “CRI”

“Ringrazierò per sempre We Will Care per l’immensa opportunità che mi ha dato permettendomi di partecipare al progetto Pazienti a Bordo!
Un’esperienza unica e totalizzante che mi ha permesso di “riscoprirmi”!
Circondata da persone nuove e tutte diverse da me sono stata avvolta da una fortissima energia che mi ha fatto “spogliare” in poche ore da pregiudizi, paure e “corazze” permettendomi di assaporare la mia interiorità e …. andare OLTRE!!
Il vento e la vela mi hanno insegnato ad ascoltarmi e saper ascoltare!
Caprera è stato questo per me.
Emozioni forti, tante lacrime… e moltissimo Amore !!
Custodisco gelosamente “la ricchezza” che il mare, il vento ed ognuna delle persone che ho incontrato mi ha donato durante questa settimana.
Ora il mio “vento” è cambiato ….ed io HO STRAMBATO !!!!
Grazie Caprera!!”

Antonella

“Descrivere cosa abbia significato partecipare all’importante progetto Pazienti a Bordo non è facile per me come credo non lo sia anche per le altre compagne di questa meravigliosa avventura. Credo che riuscirò a trasmettere solo una parte delle profonde emozioni che ho vissuto a cominciare dall’entusiasmo che mi ha spinto ad inviare la richiesta di partecipazione intuendo che sarebbe stata un’opportunità unica: un percorso di psicoterapia di gruppo ed un corso di vela. Per continuare con la gioia quando mi è stato comunicato che sarei partita dopo poche settimane, mista a qualche timore legato alla situazione totalmente nuova con persone sconosciute. Caprera, è stato sentire da subito di potersi aprire agli altri profondamente, con donne che hanno affrontato un percorso simile al mio o anche più difficile e capire che la forza te la fai lungo il cammino. E’ stato lasciarsi travolgere dalla bellezza e dall’intensità del luogo: il calore del sole, la potenza e la serenità del mare, la forza e la capricciosità del vento da imparare a sentire e regolare le vele, i profumi, i colori, le albe e i tramonti. E’ stato affrontare, dopo tempo, un impegno sportivo completamente nuovo ed impegnativo inizialmente sopraffatta dalla stanchezza e dal vento, ma poi sentendosi parte di un equipaggio travolgente e provare a superare i parte i propri limiti e lasciare il ”porto sicuro” dove a volte mi rifugio. E’ stato il piacere e la voglia di confidarsi senza mai giudicare ne’ essere giudicata ma ascoltata con attenzione, sentirsi sostenuta e guidata con parole esperte ed abbracci mai scontati. E’ stato condividere spazi e tempi molto ristretti con naturalezza e sentendo il bisogno di farlo. E’ stato condividere fatiche, gioie, dolori, ansie, risate, racconti in piena libertà con impegno e leggerezza. E’ stato conoscere persone che hanno trasmesso con passione e sensibilità conoscenze e professionalità cercando di accumulare un prezioso tesoretto a cui attingere nei momenti meno sereni. È stato legarsi con affetto a tante persone diverse. È stato sentirsi accolta con un sorriso da tutte le persone della base. È stato sentirsi stanca ma anche piena di energie con la consapevolezza che al ritorno niente sarebbe stato come prima. Grazie di cuore alle persone che mi hanno affiancato in questo percorso che è solo all’inizio… CAPRERA? LA FORZA DELLE COSE BELLE”.

Silvana

”Caprera è stata per me un’opportunità di scoprire che la diversità è arricchimento; è stata scoprire che la terapia di gruppo è benessere moltiplicato per quante teste siamo, se abbiamo voglia di ascoltare e osservare; è stato scoprire che ognuno vive un dolore diverso dal tuo, ma che ognuno cerca il suo percorso per uscirne.
È stato il vento a farci capire quando fermarsi e quando ripartire ascoldandolo e ascoltandoci.
È stato fidarsi e affidarsi a perfetti sconosciuti, collegati dal rispetto reciproco.
A Caprera ho stampato i sorrisi e le lacrime di ognuna di noi nella mente e nel cuore, per ricordarmi che ci possono essere momenti difficili che possono essere affrontati con il sorriso.
Caprera …siamo noi”

Elisa

“Esperienza fortemente voluta e maturata nel tempo: esperienza da fare ora e non “ieri”.
Ho trovato ciò che cercavo.
Ho trovato conferma di risposte che conoscevo.
Ho donato me stessa in modo generoso, talvolta osservando silenziosamente.
Ho conosciuto donne diverse fra loro ma tutte legate a me e fra loro da un filo rosso comune.
Il filo che ora ci unisce e che ci accomunerà sempre.
Sono arrivata in punta di piedi e ne sono uscita con i piedi ben piantati a terra, pronta per un nuovo cammino, carica dei loro doni.
Non mi occorrono virate improvvise o strambate non controllate ma quella leggerezza consapevole per vivere OLTRE A….MARE. Grazie”

Barbara

“Caprera, un paradiso che ha accolto 11 anime diversissime per carattere, per percorso di vita, per aver affrontato il “mostro” in maniera diversa ma accomunate dalla stessa voglia di rivincita. Non so se il posto magico, non so se le persone che ci hanno coccolato, spronato e strattonato hanno dato vita ad un equipaggio “vincente” che per una settimana ha condiviso gioie e dolori, abbracci, carezze che rimarranno indelebili.
Il vento e l’aria che abbiamo respirato insieme ci unirà comunque e ovunque ci porterà la nostra vita.
Non è semplice descrivere le emozioni vissute ma penso che questi momenti ci abbiano arricchito e probabilmente ognuna di noi si meritava di alleggerirsi e anche un po’ di donarsi all’altro.
Grazie We Will Care per avermi dato l’opportunità di partecipare al meraviglioso progetto Pazienti a Bordo e grazie al CVC per la sensibilità”.

Lory

“Tra le tante opportunità rivelatesi durante il percorso intrapreso ormai poco più di un anno e mezzo fa per liberarmi dal cancro al seno, insieme a medici, infermiere, ex fidanzati, famiglia, amici vecchi e nuovi, l’esperienza We Will Care Pazienti a Bordo occupa un posto speciale perché è stata quella che mi ha permesso di conquistare il mio spazio di libertà.
È avvenuto nel blu di Caprera, tra panche, lavagne, cime , scotte, drizze e turni in cucina, dove NOI 11 donne strappate alla tempesta siamo state accolte dai nostri marinai e custodi di una tradizione velica pluridecennale onorata con disciplina, serietà e rispetto per ogni essere vivente.
È avvenuto tra le pareti di giunchi della cocomeraia grazie alla guida di una terapeuta esperta e dolce, sapiente e stimolante che ha saputo liberare i nostri abbracci, accogliere e sciogliere le nostre “bruttezze”, farci superare diffidenze, etichette, paure, vergogne e differenze e farci sentire uniche ed unite, di nuovo forti e al timone.
Un mare di emozioni forti ed indelebili che tutti noi ci porteremo dietro per sempre.”

Annalisa

“Siamo 11 eppure ho la sensazione di un dejà vu…
Siamo 11 così diverse all’apparenza…
Siamo 11 ma siamo una sola…
Ognuna di loro rappresenta una parte di me, ben distinta e chiara:
Lei è la mia parte più buia,
Lei è la mia timidezza di un tempo,
Lei la forza dei miei 20 anni che avevo smarrito,
Lei le mie frustrazioni,
Lei l’altra mia metà di completamento
Piangiamo…
Poi arriva lei che sdrammatizza e ti uccide dal ridere.
Questo è il Gruppo Oltre A…MARE.
Sono donne che hanno fatto del loro tumore un nemico-amico che le ha trasformate, hanno fatto si che ogni singola cellula del loro corpo si sia così evoluta da apprezzare ogni bellezza che il giorno ci offre con il sole, ogni parte romantica della notte che con la sua luna fa sbocciare i sogni come fiori di loto e che fa si che si tramutino in realtà (anche solo per una settimana) ma che poi, inevitabilmente, ti rimangono dentro.
Perchè noi il tumore lo abbiamo combattuto, vissuto, odiato, amato, rispettato, ma quello che mi ha dato Caprera è il ritorno alle origini, quella purezza dell’anima che non ricordavi più di avere, quell’amore incondizionato verso la vita che, a volte la vita stessa ti offusca ma che sai di avere dentro!
Caprera è vita.
Caprera è respirare a pieni polmoni fino a farli quasi bruciare.
Caprera è purezza di spirito.
Grazie Caprera per avermi ridato quella vita che si era addormentata e che, con il tuo vento, hai risvegliato e fatto veleggiare fino a quella spiaggia dove, con il primo bagno, hai saputo rinfrescare la mia pelle e rigenerare le mie cellule.”

Ileana

“Una settimana lontano dalla routine quotidiana, fuori dai soliti schemi, catapultata su un’isola stupenda dove la natura ha ancora il sopravvento, con altre donne sconosciute, sembra l’inizio di un film, invece è successo veramente grazie al progetto Pazienti a Bordo sostenuto dalla Onlus We Will Care.
In questa settimana, grazie al percorso di psicoterapia, ho maturato una nuova consapevolezza, ho riletto il mio passato e ho finalmente iniziato a pensare a un mio nuovo futuro, diverso da quello che immaginavo, ma non per questo meno bello.
Attraverso le giornate in barca a vela ho imparato che in un giorno in cui il vento è perfetto basta spiegare le vele e il mondo si riempie di bellezza. Oggi è quel giorno. Buon vento!
Sostenete questo progetto affinché altre donne possano vivere questa esperienza stupenda!”.

Laura

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