Arriviamo da luoghi, da storie, da emozioni differenti.
Il desiderio di connetterci all’altro in questa esperienza profondissima, è partita da dentro e l’abbiamo “creata” anche fuori, legandoci fino a creare una rete complessa e ricca.
Abbiamo, giorno dopo giorno, creato legami, nodi stretti tra noi, che ci hanno permesso di creare una condivisione meravigliosa che ha toccato corde sensibili e antiche.
Quando si crea un gruppo così legato, il movimento di uno provoca nella rete anche il movimento degli altri. Nelle relazioni succede qualcosa di simile, per modificare qualcosa di quella connessione, partiamo da noi.
Le parole della nostra Dott.ssa Alice Giudice, psicologa, sull’equipaggio CapreraDuePuntoZero:
“Siamo rientrate da una settimana. Una settimana in cui è risuonato ancora fortissimo il lavoro di profondità che abbiamo costruito insieme al nostro ultimo equipaggio CapreraDuePuntoZero.
Una settimana dedicata, con fatica, a rientrare in un sistema in corsa che non ha viaggiato sui tempi paralleli della nostra isola.
Una settimana in cui ascoltare che piccoli e grandi cambiamenti sono stati ancora una volta possibili, e anzi ancora più forti.
Modifiche interiori, raccontate delle 15 donne che hanno lavorato profondamente con noi attraverso psicoterapia e barca a vela.
La psicoterapia è prendere per mano qualcuno, portarlo giù, a guardare in faccia le emozioni e le criticità più potenti che ci depotenziano, e stare lì insieme a guardarle, conoscerle, destrutturarle, ricostruirle per poi tornare su.
Oggi giorno da quando siamo tornate, ci arriva la notizia di una conquista in più, che risuona dentro ed emerge fuori attraverso un’esplosione di colore e di vita. Grazie per esservi fidate e per averci dato la mano.
Al termine di queste 10 settimane, ovvero della prima parte di questo meraviglioso ed ambizioso progetto che ho avuto l’onore di seguire dalla sua nascita, il regalo più grande per noi psicologi è stato vedere con quanta potenza il nostro lavoro sia arrivato dove desideravamo che arrivasse, a sciogliere quei nodi che a volte la malattia rende indistricabili.
Grazie We Will Care, ogni persona dovrebbe poter provare cosa significa prendersi del tempo di valore da dedicarsi. Speriamo di riuscire a perseguire questo obiettivo e di creare infiniti progetti di tale portata.
Grazie Centro Velico Caprera per le persone meravigliose che ci hai messo accanto durante questi mesi.
Questo è stato un regalo che, anche personalmente, porterò nel cuore per molto tempo.
Grazie Isola per lo splendore che sei”.
Il pensiero di Manuela, parte dell’equipaggio CapreraDuePuntoZero:
“Caprera 2.0, la seconda volta a Caprera con WWC, bella e intensa esperienza ed insolitamente più emozionante della prima! Difficile descrivere le emozioni, ancora di più quando sono profonde. Una settimana dedicata solo a se stesse in mezzo alla natura, al mare, al vento, con persone affini, con splendide professioniste (le nostre care psicologhe) e la vela con istruttori sensibili e disponibili. In un mondo iperconnesso e frenetico, che rifiuta l’emotività ed esalta il materialismo in tutti i suoi sterili aspetti, vivere un’esperienza come questa è rigenerante, soprattutto per chi ha attraversato o sta attraversando la tempesta della malattia oncologica.
Riporta all’essenza della vita alla sua corretta dimensione, alle giuste priorità, alla importanza degli affetti, degli amori, delle passioni, delle persone. Tutto il resto è assolutamente relativo. Che dire? Solo GRAZIE a tutte le persone che mi hanno coinvolto fin dall’inizio in questo progetto, a tutte le persone che ci sono state vicine, alla Onlus We Will Care, al Centro Velico Caprera e a tutti gli altri enti che direttamente o indirettamente hanno sostenuto il progetto. Spero che altre donne con problemi oncologici possano vivere questa significativa esperienza.”